Cibi che aiutano a masticare meglio: consistenze, scelte pratiche e consigli a tavola

Ti sei mai accorto che, nella vita quotidiana, la maggior parte dei cibi che consumiamo sono morbidi? Yogurt, pane soffice, verdura cotta… tutti alimenti che richiedono poca fatica masticatoria.
Ma la masticazione non è solo un passaggio verso la digestione: è un allenamento per la bocca e per tutto il nostro sistema orofacciale e posturale. E, come ogni muscolo del corpo, anche quelli che usiamo per masticare hanno bisogno di essere stimolati.

Un cenno all’epigenetica 

L’epigenetica ci spiega come l’ambiente e le nostre abitudini possano influenzare l’espressione dei geni. 

Applicato alla masticazione, questo principio sta avendo un effetto importante: la clinorinchia, cioè il posizionamento progressivamente più indietro e più alto della mandibola che si osserva nell’essere umano moderno.

Questo fenomeno non è casuale: è legato ai cambiamenti nella nostra dieta. Con l’avvento dei cibi industriali, sempre più morbidi, cotti e facili da ingerire, la mandibola viene sollecitata meno.
A lungo andare, questa mancanza di stimolo favorisce modifiche strutturali che possono portare a problemi respiratori, dentali e posturali.

Variare le consistenze

Oggi tendiamo a proporre (e a scegliere) cibi di consistenza morbida per comodità, velocità o abitudine. Ma questo riduce drasticamente le occasioni di “allenamento masticatorio”.
Inserire a tavola alimenti che richiedono più impegno, invece, permette di:

  • mantenere attivi i muscoli della mandibola,

  • stimolare una crescita craniofacciale più armoniosa nei bambini,

  • favorire una masticazione bilanciata anche negli adulti.

Non si tratta di eliminare i cibi morbidi, ma di equilibrarli con cibi più consistenti, così che la bocca lavori in modo fisiologico.

In pratica: i cibi che allenano la masticazione

Per i più piccoli (a partire dallo svezzamento con tagli sicuri)

  • Fettine di mela cotta a bastoncini, banana matura in pezzi grandi da afferrare.

  • Bastoncini di verdure cotte (carota, zucchina, patata dolce);

  • Pasta corta ben cotta ma non sfatta.

  • Crostina di pane, grissino non troppo friabile.

  • Polpettine con consistenza non eccessivamente morbida;

  • Pezzetti di pollo ben cotti ma non frullati.

Per i bambini più grandi e gli adulti

  • Frutta fresca a pezzi 

  • Frutta secca (quando la dentatura lo consente): mandorle, noci, nocciole,....

  • Verdure crude croccanti (carote, finocchi, cetrioli)

  • Una mela intera da addentare.

  • Fettina di carne tagliata a pezzi non troppo piccoli

  • Legumi in forma non passata (ceci, fagioli, lenticchie).

  • Pane tipo toscano o focaccia 

Conclusione

La nostra bocca racconta la storia delle nostre abitudini alimentari. Se la dieta è composta solo da cibi morbidi, i muscoli della masticazione lavorano meno, e nel tempo questo può influenzare anche la struttura della mandibola e la respirazione. Sì, anche la respirazione, perchè il tono muscolare a riposo dei muscoli che tengono “chiusa la bocca” sarà minore e sarà più facile tenere la bocca a aperta.

Quindi, inserire ogni giorno alimenti più consistenti è un gesto semplice di prevenzione: un aiuto per i bambini, che stanno costruendo il loro pattern masticatorio, ma anche per gli adulti e gli anziani, che possono così mantenere attive le strutture e migliorare la qualità della loro masticazione.

La prossima volta che ti siedi a tavola, prova a chiederti: quale consistenza più croccante ho in tavola?


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