Masticazione: quando preoccuparsi e quando chiedere aiuto (nei bambinə e negli adultə)
La masticazione è un gesto che diamo per scontato, eppure non sempre funziona come dovrebbe.
Ci sono fasi della vita in cui il processo masticatorio può incontrare difficoltà o deviare dal percorso fisiologico.
Capire quando è una difficoltà passeggera o quando chiedere aiuto non è sempre facile. La casistica è davvero eterogenea, non è semplice definirlo, ma proviamo ad analizzare le macrodifficoltà che possono emergere per fascia d’età.
1. Nei bambinə in fase di svezzamento (6–12 mesi)
In questa fascia d’età le difficoltà che possiamo incontrare sono:
Il bambinə non riesce a gestire le consistenze dei cibi (spinge tutto fuori con la lingua o rifiuta).
Vomito frequente o conati ogni volta che incontra pezzettini.
Non compare la capacità di schiacciare con la gengiva o di manipolare i cibi con la lingua.
Ritardo nell’introduzione di consistenze più solide (solo pappe molto lisce oltre i 12 mesi).
In generale, i consiglia di:
Offrire cibi a consistenza progressivamente crescente, con tagli sicuri.
Favorire l’imitazione: sedetevi a tavola con loro, il bambinə impara guardando gli adultə masticare.
Se le difficoltà persistono, il logopedista specializzato in motricità orofacciale può valutare se ci sono squilibri funzionali (lingua, tono muscolare, coordinazione).
2. Nei bambinə in età prescolare (3–6 anni)
In questa fascia d’età le difficoltà che possiamo incontrare sono:
Masticano sempre solo da un lato.
Ingoiano i pezzi senza tritarli.
Mangiano molto velocemente o, al contrario, con grande lentezza e fatica.
Non riescono a gestire alimenti leggermente più consistenti (carote crude, carne, crosta del pane).
Cosa possiamo fare nel quotidiano:
Proporre cibi di consistenze diverse ad ogni pasto;
Mettere uno specchietto davanti al piatto, in modo da rendere il bambinə via via più consapevole dei movimenti e del ritmo. Il bambinə avrà un feedback immediato su come sta muovendo la bocca e come sta lavorando il cibo;
Se le difficoltà persistono o impattano molto nella gestione del pasto, consultare un logopedista o un ortodontista pediatrico per capire le ragioni di queste modalità.
3. Nei bambinə in età scolare (6–10 anni)
In questa fascia d’età abbiamo di base un’instabilità funzionale, data dal cambio di dentizione. Le possibili difficoltà riguardano:
Denti permanenti che erompono in arcate strette o disallineate, con impatto sul movimento masticatorio.
Persistenza di un lato masticatorio preferenziale.
Affaticamento o dolore quando devono masticare cibi più duri.
Abitudini scorrette consolidate (mangiare di corsa, rifiutare consistenze più “sfidanti”).
Cosa si può fare:
In questa fase è fondamentale osservare e notare se il pattern masticatorio non è adeguato: ricordiamo che la masticazione scorretta può influenzare lo sviluppo facciale (ne ho parlato qui);
Il logopedista lavora in sinergia con l’ortodontista, aiutando a ristabilire un corretto pattern funzionale, prima o dopo l’apparecchio;
A casa, potete sempre lavorare sulla consapevolezza, fornire il modello corretto, chiedere di osservare e provare a mettere in pratica.
4. Negli adultə
Possibili difficoltà:
Dolori articolari (ATM) durante la masticazione.
Tendenza a prediligere solo cibi morbidi per evitare fastidi.
Difficoltà digestive legate a masticazione scarsa o troppo rapida.
Cosa si può fare:
Innanzitutto, prendere consapevolezza, capire come mastichiamo, quali consistenze prediligiamo; per questo vi lascio il link al mio questionario, che ha l’obiettivo di mettere il focus proprio su come mastichiamo, respiriamo e parliamo. Lo trovi qui.
Provare ad inserire consistenze più “dure” e vedere come riusciamo a gestirle (con facilità, con dolore, difficoltà nel movimento);
Chiedere aiuto ad un espertə gnatologə o a un logopedista specializzatə se l’atto masticatorio è associato a dolore o difficoltà nel movimento.
5. Negli anzianə
L’invecchiamento di base può portare a:
Atrofia muscolare e affaticamento precoce.
Perdita di denti o protesi che rendono difficile la triturazione.
Rischio di disfagia (difficoltà a deglutire).
Predilezione per cibi molto morbidi, con conseguente riduzione ulteriore della funzionalità.
Cosa si può fare:
Studiare soluzioni alimentari che stimolino senza mettere a rischio.
Rinforzare i muscoli della bocca con esercizi guidati, calibrati per allenare senza affaticare troppo.
Migliorare la sicurezza alimentare con strategie personalizzate (postura, consistenze adatte ma non esclusivamente morbide).
Conclusione
In ogni fase della vita la masticazione ha un ruolo cruciale. Non è mai “troppo presto” né “troppo tardi” per osservarla con attenzione.
Sapere quando preoccuparsi e quando chiedere aiuto significa dare valore a un gesto che influenza la crescita, la salute e la qualità della vita.
Un logopedista specializzato in motricità orofacciale può accompagnare bambinə, adultə e anzianə a ritrovare il giusto ritmo e la giusta forza masticatoria, con percorsi cuciti su misura.

