Perché ho scelto di specializzarmi in Motricità Orofacciale

La mia specializzazione in motricità orofacciale non è stata una scelta improvvisa.

È nata dall’incontro tra esperienze personali profonde e un interesse professionale che mi accompagnava da tempo.

 

Un interesse nato all’Università

Già durante l’università, tra le tante aree della logopedia, quella che mi affascinava di più era proprio la motricità orofacciale.

 

Mi incuriosiva l’idea che, con interventi mirati, si potessero modificare muscoli, funzioni, schemi di movimento, migliorando la qualità della vita delle persone.

Mi appassionava studiare la programmazione neuromotoria, la formazione degli engrammi motori, cioè di quei percorsi cerebrali che rendono possibile il movimento.

 

Il corpo come risorsa, il movimento come cura

Quando ho iniziato a lavorare come logopedista, nel 2014 dedicandomi con passione alla cura degli altri, ho capito che non potevo trascurare me stessa.

Ho capito che per prendermi cura degli altri, dovevo prima imparare a farlo con me.

E il movimento è stata la mia chiave.

Mi ha accompagnata nei momenti di stress, mi ha aiutata a ritrovare energia, leggerezza, centratura.

L’allenamento mi ha aiutato ad applicare i principi di fisiologia dell’esercizio prima su di me e la pratica clinica mi ha portata a riconoscere quanto anche il volto e i muscoli orali abbiano bisogno di attenzione, consapevolezza e allenamento. Anche loro si affaticano, si squilibrano, si disorganizzano… e possono ritrovare funzionalità, forza e armonia attraverso un percorso riabilitativo mirato.

La maternità

La svolta c’è stata dopo la nascita del mio secondo figlio.

Durante i primi mesi, mi sono trovata ad affrontare alcune difficoltà legate all’allattamento e allo sviluppo delle suefunzioni orali.

Non è stato semplice: mi sentivo spesso in dubbio, cercavo risposte, volevo capire come sostenerlo al meglio.

Così ho iniziato a informarmi, a studiare, a cercare professionisti, risorse, strumenti che potessero guidarmi.

In quel periodo, mi sono resa conto di quanto fosse prezioso poter contare su conoscenze specifiche in quest’ambito.

E così ho iniziato ad approfondirle. Ho cercato di trasformare la fatica in competenza, che ora vorrei condividere con altre famiglie che si trovano ad affrontare piccoli grandi ostacoli nella crescita dei loro figli.

Un ambito che unisce le mie passioni

La motricità orofacciale è oggi, per me, il luogo dove si incontrano le mie esperienze personali, le mie passioni e le mie competenze.

Unisce:

  • il mio amore per il movimento;

  • la bellezza della relazione terapeutica, fatta di progresso, crescita, cura e sfide;

  • il fascino della neurofisiologia e della plasticità cerebrale, che permettono tutto questo;

  • la voglia di lavorare in sinergia con altri professionisti per costruire percorsi efficaci e condivisi.

In ogni terapia, porto con me tutto questo: una visione globale, un ascolto profondo e la certezza che anche un piccolo esercizio può fare una grande differenza, quando è fatto con intenzione, precisione e cura.

Se sei una mamma o un papà alle prese con i primi segnali, i dubbi o le fatiche legate all’allattamento, alla respirazione del tuo bambino, alla crescita orofacciale ... voglio dirti che non sei solǝ.

Ti invito a seguirmi anche sui social, dove condivido riflessioni, informazioni e spunti pratici. Trovi i link qui sotto.

E se vuoi raccontarmi la tua esperienza o farmi una domanda, sarò felice di ascoltarti.

Scrivimi, ti risponderò volentieri.

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Cos’è la motricità orofacciale