Respira bene, cresce meglio

Come la respirazione influenza lo sviluppo del tuǝ bambinǝ

La respirazione è un gesto automatico, istintivo, quasi invisibile.
Eppure, il modo in cui respiriamo può avere un impatto profondo sull’organismo e influenzare lo sviluppo fisico, motorio, cognitivo ed emotivo dei nostri bambini e bambine.

Quando la respirazione avviene dalla bocca, in modo cronico (non sto parlando di quando abbiamo il raffreddore) si attivano compensi che nel tempo possono creare squilibri a diversi livelli.

Postura e sviluppo motorio

La respirazione orale modifica in modo sottile ma costante il tono muscolare e la postura.
Alcuni segni ricorrenti:

  1. Collo in avanti e spalle chiuse
    Per compensare la difficoltà respiratoria, il bambino tende a sporgere il mento in avanti e a incurvare le spalle.
    → Possibili conseguenze: tensioni muscolari e dolori cervicali già in età scolare.

  2. Lingua bassa, palato alto
    Senza il corretto appoggio della lingua sul palato, il mascellare superiore cresce in modo stretto e verticale.
    → Possibili conseguenze: denti storti, occlusione scorretta, difficoltà nella masticazione, rischio aumentato di carie.

  3. Stanchezza muscolare e bassa resistenza
    Il corpo lavora di più per ottenere meno ossigeno.
    → Possibili conseguenze: affaticamento durante lo sport, scarso interesse motorio, irritabilità.

Tutto questo accade in silenzio. Ma ogni giorno, ogni gesto, ogni movimento si carica di uno sforzo extra.

E il cervello? Anche lì arriva il respiro.

Una respirazione alterata riduce l’apporto di ossigeno al sistema nervoso centrale, soprattutto durante il sonno. Questo può interferire con:

  • Attenzione e memoria di lavoro
    Il bambino fatica a concentrarsi, si distrae facilmente o sembra “perdersi tra le nuvole”.

  • Elaborazione cognitiva lenta
    Risponde con ritardo, ha difficoltà in compiti che richiedono pianificazione, passaggi logici, flessibilità mentale.

  • Regolazione emotiva
    Un sonno non ristoratore e una cattiva ossigenazione possono favorire irritabilità, sbalzi d’umore, apatia o iperattività apparente.

  • Autoregolazione corporea
    Alcuni bambini appaiono “sempre in movimento” perché stanno inconsciamente cercando stimoli per restare svegli e reattivi.

Certo, non significa che ogni difficoltà osservata sia causata dalla respirazione:
molti di questi aspetti possono comparire anche in bambini che respirano correttamente con il naso.

Tuttavia, oggi sappiamo che quando la respirazione è alterata, l’impatto può essere globale, perché il respiro è alla base di ogni funzione vitale.
Non è sempre "colpa della respirazione", ma
proprio per questo è fondamentale assicurarci che funzioni nel modo giusto.

Il ruolo della logopedia miofunzionale

Attraverso un percorso mirato, si aiuta il bambino a recuperare una respirazione nasale efficace e naturale.
In collaborazione con l’otorinolaringoiatra (per valutare eventuali ostruzioni, adenoidi, tonsille) e l’ortodontista pediatrico, il percorso logopedico si focalizza su:

  • Risveglio del naso: consapevolezza, percezione, uso corretto;

  • Tono oro-facciale e chiusura labiale;

  • Masticazione e deglutizione funzionali;

  • Posizionamento e forza della lingua.

E se provassimo a immedesimarci?

Com’è vivere ogni giorno con la bocca aperta, la lingua fuori posto, il respiro corto?
Che emozioni prova un bambino che respira male, anche senza saperlo?
Forse fatica a rilassarsi, ad ascoltare, a sentire di avere spazio… dentro e fuori di sé.

Nel prossimo articolo scopriremo come una respirazione alterata può influenzare anche l’umore, la sicurezza e la relazione con gli altri.

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